di Marco Maria Freddi #CaroDirettore twitter@parmanotizie #DirittiUmani
Caro Direttore,
oggi è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
In occasioni come queste in molti si spendono in parole che purtroppo poi cadono nel vuoto, ancor più grave però è quando sono le parole della più alta carica dello Stato, garante dei principi costituzionali, a rimanere senza conseguenze.
Quattro mesi sono passati dalla lettera in cui il Presidente Mattarella ha segnalato “rilevanti perplessità” sul Decreto Sicurezza Bis e ha richiesto un nuovo intervento normativo.
Né Parlamento né Governo hanno provveduto a correggere le parti altamente lesive dei diritti fondamentali su cui il Presidente della Repubblica ha chiesto di intervenire.
In merito alla cancellazione della protezione umanitaria, il Presidente della Repubblica ha voluto rimarcare che nel nostro Paese è garantito il diritto d’asilo, mentre per quanto riguarda la messa sotto accusa del soccorso in mare e delle organizzazioni impegnate a salvare vite umane nel Mediterraneo, ha ricordato che l’obbligo di soccorrere i naufraghi è prioritario.
La questione migratoria è un fenomeno epocale che non si può far finta di rimuovere.
Mentre in Libia aumenta il caos, le violenze e le sofferenze dei cittadini di quel paese e di quanti si trovano nei centri di detenzione in condizioni terribili, l’Italia e le altre nazioni europee continuano a supportare alcuni corpi militari libici per impedire ai migranti di raggiungere le nostre coste, in piena violazione degli obblighi internazionali e della nostra Costituzione.
Per tali ragioni crediamo che si debba sospendere il memorandum del 2017 con la Libia, prima della scadenza del prossimo febbraio.
In questi mesi i Radicali, inascoltati, hanno tentato in ogni modo di supportare le richieste del Presidente della Repubblica e per questo, auspico, che il Capo dello Stato intervenga nuovamente durante il messaggio di fine anno agli Italiani e con un messaggio alle Camere per far rientrare quanto prima il Paese nella legalità costituzionale nel rispetto degli obblighi internazionali ed intervenga anche sulla drammatica situazione libica, affinché si metta fine alle violenze verso migliaia di persone rinchiuse in condizioni disumane, richiamando al rispetto dei diritti inviolabili di ogni essere umano.
Per questo, chiedo ai miei concittadini e corregionali di firmare la lettera aperta al Presidente della Repubblica.
Firma e condividi la nostra lettera aperta.
(10 dicembre 2019)
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