di Redazione, #politica
Riceviamo dal Direttivo del Comitato Parma in Centro e pubblichiamo integralmente.
“Ascoltando la trasmissione Parma Europa molti dei nostri simpatizzanti ci hanno scritto dopo avere sentito Cristina Mazza che, riportando evidentemente dati di studi effettuati da parte del Comune, ha riferito la non sostenibilità della tesi secondo cui la causa dell’inquinamento sarebbe da ascrivere al transito delle auto. E’ quindi lecito domandarsi a che scopo l’istituzione di aree verdi e blu? Solo per fare cassa e rendere ancora più difficile la vita dei cittadini? Un coro di lamentele si è sollevato alle parole di Casa all’affermazione che i residenti sarebbero soddisfatti di vivere in aree pedonalizzate. Ciò non corrisponde al vero dal momento che le isole pedonali e ambientali, limitano gli spostamenti e la vita socio economica della zona eccezion fatta per quei locali di aggregazione full time di giovani .Anche l’offerta di maggiori servizi per chi sosta nei parcheggi scambiatori non sarebbe di per sé sufficiente ad assicurare la massima accessibilità al centro storico giacché varrebbe solo per i cittadini non residenti e non già per chi proviene da altri quartieri. E’ evidente viceversa che la mancanza di parcheggi comodi e a basso costo in centro ha portato al decentramento di quasi tutti gli uffici con la conseguenza che l’accesso dei lavoratori ed il relativo indotto, si è ridotto drasticamente. Il problema dei negozi sfitti non si può poi risolvere con le tamponature e si comprende come i proprietari non le vogliano, in quanto un negozio tamponato non sarebbe più visibile e resterebbe definitivamente chiuso. Piuttosto viene richiesto che le pratiche per la riapertura di negozi sfitti siano snelle e soprattutto che venga tenuto conto della peculiarità dei negozi storici che non possono essere cambiate. Ci auguriamo che anche se a fine mandato le ns richieste possano essere prese in considerazione.
Direttivo comitato Parma in centro”
(24 novembre 2021)