di Isis Galante
Per cercare di far rinascere l’energia primordiale, la forza, la freschezza dei sentimenti, delle emozioni e degli istinti, che, purtroppo, stiamo sempre più annegando e sopprimendo, indebolendo così, alla fine, la nostra meravigliosa energia, che ci è stata data dalla natura, la forza, il dominio e il potere. La protagonista della serie Primordiale Ludmilla Kazinkina con uno sforzo rompe la dolce foschia dell’incertezza / indeterminazione / stereotipi / restrizioni / dubbi e sussurra, poi grida: “Sii te stesso!”
E ha ragione. Dopotutto, sembrerebbe che tutto ciò di cui abbiamo bisogno sia solo ascoltare i nostri sentimenti, chiaroveggenza e intuizione. E seguirli. Ma così poi scivoliamo nella teoria dell’essenzialismo nell’ecofemminismo, che, appunto, mette in evidenza il legame tra le donne e la natura? No, è troppo semplice. Ludmila Kazinkina usa i miti, le immagini, i simboli per dimostrare che tutto è molto più complicato e sottile. Dopotutto, l’uomo è libero dalla predestinazione (a differenza delle piante o degli animali che obbediscono all’istinto) ed è in grado di determinare autonomamente la sua esistenza e la sua posizione nel mondo. La ricerca di sé stesso, del proprio ruolo e del proprio valore nel caos della quotidianità, un tentativo di confrontarsi con il vero sé, di catturare il tempo e se stessi in un momento nel tempo, questo è il senso di Primordiale.
Secondo Aristotele l’uomo fa parte di un cosmo ordinato e armonioso. La protagonista dei dipinti di Ludmila Kazinkina è colei che armonizza il cosmo. Almeno fa un tentativo. Cerca, per così dire, di riprodurre le immagini dei propri sogni, cercando di scoprire i veri significati dell’essere. E qui il cerchio si chiude. “Solaris”, con il suo mezzo sveglio e mezzo addormentato, con un flusso di visuale, non la lascia andare …
(Testo: Anna Senatova, Traduzione: Ksenia Gavrilenko)
Per cercare di far rinascere l’energia primordiale, la forza, la freschezza dei sentimenti, delle emozioni e degli istinti, che, purtroppo, stiamo sempre più annegando e sopprimendo, indebolendo così, alla fine, la nostra meravigliosa energia, che ci è stata data dalla natura, la forza, il dominio e il potere. La protagonista della serie Primordiale Ludmilla Kazinkina con uno sforzo rompe la dolce foschia dell’incertezza / indeterminazione / stereotipi / restrizioni / dubbi e sussurra, poi grida: “Sii te stesso!”
E ha ragione. Dopotutto, sembrerebbe che tutto ciò di cui abbiamo bisogno sia solo ascoltare i nostri sentimenti, chiaroveggenza e intuizione. E seguirli. Ma così poi scivoliamo nella teoria dell’essenzialismo nell’ecofemminismo, che, appunto, mette in evidenza il legame tra le donne e la natura? No, è troppo semplice. Ludmila Kazinkina usa i miti, le immagini, i simboli per dimostrare che tutto è molto più complicato e sottile. Dopotutto, l’uomo è libero dalla predestinazione (a differenza delle piante o degli animali che obbediscono all’istinto) ed è in grado di determinare autonomamente la sua esistenza e la sua posizione nel mondo. La ricerca di sé stesso, del proprio ruolo e del proprio valore nel caos della quotidianità, un tentativo di confrontarsi con il vero sé, di catturare il tempo e se stessi in un momento nel tempo, questo è il senso di Primordiale.
Secondo Aristotele l’uomo fa parte di un cosmo ordinato e armonioso. La protagonista dei dipinti di Ludmila Kazinkina è colei che armonizza il cosmo. Almeno fa un tentativo. Cerca, per così dire, di riprodurre le immagini dei propri sogni, cercando di scoprire i veri significati dell’essere. E qui il cerchio si chiude. “Solaris”, con il suo mezzo sveglio e mezzo addormentato, con un flusso di visuale, non la lascia andare …
fino al 30.09.2023
da lunedì a venerdì
9-12.30 15- 19 sabato 9 – 12.30
in strada della Repubblica, 49 Parma
presso Audiometrico in ambito Parma360off
(1 aprile 2023)
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