di Marco Maria Freddi #CaroDirettore twitter@parmanotizie #5G
Caro Direttore,
anche a Parma si discute di rete 5G che dalla prima fase sperimentale in diverse aree del territorio italiano, sta raggiungendo sempre più copertura e servizi maggiori.
Rispetto alle precedenti tecnologie 2G, 3G e 4G, permette maggiore velocità di trasmissione e tempi di risposta più rapidi e la possibilità di gestire un numero molto superiore di connessioni in contemporanea che in tempo di covid e modifica degli stili di vita privata e lavorativa, non è proprio irrilevante ma i veri cambiamenti per le persone non saranno solo relativi alla velocità e alle prestazioni dei loro devices ma saranno legati soprattutto ai potenziali nuovi possibili servizi.
Nonostante il panico scatenatosi intorno al 5G, al momento non ci sono dati che permettono di confermare che questa nuova tecnologia abbia effetti dannosi per la salute; anche in questo caso come per le tecnologie 2G, 3G e 4G, serviranno anni di studi dalla sua diffusione per avere risposte chiare. Ciò che la scienza sostiene credo rassicuri più che allarmare poiché afferma che il 5G viaggia a frequenze più elevate rispetto alla tecnologia 2G, 3G e 4G e che le frequenze più elevate hanno una capacità di penetrazione nei tessuti umani molto più bassa e limitata agli strati superficiali della pelle. Insomma, l’esposizione sarà più limitata agli effetti negativi nonostante la capillarità delle antenne, certamente inferiori a quelli derivanti dall’uso di tecnologie precedenti.
Il paese che ama più credere all’imponderabile, alle false credenze, alle mezze verità, ai no vax, ai Vannoli o ai Di Bella, ai no a tutto più che alla scienza, rischia di disconoscere i dati validati e riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale circa l’esposizione alle frequenze.
Lo Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) sulla base di queste analisi, ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza al livello più basso di rischio, rischio che ci dice che non dobbiamo particolarmente preoccuparci. Per cortesia, cari amici e compagni, non chiedetemi di votare in consiglio comunale alcuna proposta non suffragata da basi scientifiche, vorrei illudermi di vivere in un paese maturo e adulto.
Grazie.
(25 maggio 2020)
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