di Giancarlo Grassi #Lopinione twitter@parmanotizie #Politica
Il nostro ordinamento giurico, Ass. Casa, è molto esplicito – potrebbe essere più chiaro, come del resto Lei – rispetto alla questione del consumo di droga e del possesso di essa per uso personale e non prevede il “colpire chi compra droga” che è più uno slogan, ne converrà, uno slogan lanciato male, che una soluzione e ha spostato la giunta di cui lei fa parte più a destra di Salvini in pochi secondi.
Anche per essere populisti ci vuole talento ed evidentemente uscite improvvide, più che improvvise, lasciate cadere ad uso di un comunicato stampa, portano poca fortuna. E nessun beneficio. Prendiamo in prestito le informazioni di Laleggepertutti.it.
Secondo il nostro ordinamento giuridico, chiunque, senza avere apposita autorizzazione ministeriale, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti, è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da 26mila a 260mila euro.
La pena è ridotta (reclusione da sei mesi a quattro anni e multa da 1.032 a 10.329 euro) se la condotta criminosa, per i mezzi, la modalità o le circostanze ovvero per la qualità e quantità delle sostanze, è di lieve entità.
In pratica, per la legge quasi ogni condotta che ha a che fare con la droga è punita con la reclusione: ad esempio, anche la semplice coltivazione di cannabis per uso personale costituisce reato, a meno che non si dimostri l’assoluta irrilevanza della quantità coltivata.
Come si fa a sapere se la droga rinvenuta nel possesso di una persona sia per uso proprio oppure, al contrario, sia destinata allo spaccio? (…) bisogna guardare al quantitativo e alle modalità del possesso.
La quantità massima (in termini di principio attivo) detenibile per evitare di incorrere in responsabilità penale è pari a:
- 250 mg di principio attivo nel caso di eroina (circa dieci dosi);
- 750 mg di principio attivo nel caso di cocaina (pari a circa cinque dosi);
- 500 mg di principio attivo nel caso di cannabis, marijuana, hashish (equivalenti all’incirca a 35 – 40 spinelli confezionati);
- 750 mg di principio attivo per MDMA (circa cinque pasticche di ecstasy);
- 500 mg di principio attivo nel caso di Amfetamina (cinque pasticche);
- 0,150 mg di principio attivo nel caso di LSD (circa tre quadratini o “francobolli”).
In pratica, chi viene trovato con tali quantità di droga (espressa in principio attivo), non può essere accusato del reato di spaccio di sostanze stupefacenti poiché si tratta di dosi ritenute idonee all’uso personale.
Ci sono anche altre informazioni, e rimandiamo di nuovo al link in alto, per chi voglia saperne di più.
Continua però a lasciarci perplessi la portata politica dell’affermazione “Colpire anche chi compra droga”, da lei rilasciata nei giorni scorsi dopo un’operazione della Polizia Municipale contro il fenomeno dello spaccio.
Aumenteremo i controlli anche per colpire chi consuma droga, non solo chi spaccia morte. L’agilità e la presenza più assidua sul territorio del neonato gruppo di Polizia Locale in bicicletta è uno strumento in più nella lotta alle attività illecite e al degrado della città. Continueremo con questa attività di controllo anche sugli acquirenti di sostanze stupefacenti.
Ferma restando la necessità di sostenere le forze di sicurezza nel loro lavoro, semplicemente questa dichiarazione non può avere ricadute sul territorio perché è inapplicabile. la legge lo dice, le procure hanno le segnalazioni dei consumatori, nei casi previsti dalla legge, e tutto il resto è un maldestro tentativo di superare a destra Salvini e Meloni che non porta nessun beneficio alla giunta Pizzarotti. Nè al miglioramento della politica che negli ultimi vent’anni si è vestita solo di annunci peggiorandone la portata ed il contenuto. Davvero ci si aspetta qualcosa di più di una frase ad effetto.
Ad esempio una reale condanna di coloro che dello smercio di droga hanno fatto business su scala internazionale e grazie a quei soldi aspirano a controllare una buona parte dell’economia, o se proprio si vuol fare del populismo a tutti i costi, allora si proponga di “colpire” anche chi consuma alcol, ma sarebbe troppo impopolare e toccherebbe accusare lo stato di averne fatto monopolio.
Insomma, sarebbe stato meglio stare zitti.
Con tutto il rispetto.
(30 giugno 2020)
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