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Comunicato Comitato Cittadella per Parma e Associazione Nazionale Bersaglieri sul Bastione Sant’Alessandro del Parco Cittadella

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di Redazione, #Politica

A proposito di ciò che scrivevamo qui sui comitati cittadini, riceviamo un altro comunicato stampa in redazione che sottolinea, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la necessità d’ascolto dei cittadini di Parma che non riescono ad arrivare alle orecchie della giunta Pizzarotti.

Il parco della Cittadella è una fortezza farnesiana e come tale sottoposta a vincolo dei beni culturali e ciò che è al suo interno deve rispettare tale condizione, anche dei semplici giochi.

In particolare sul Bastione Sant’Alessandro vi è un costruzione conosciuta ai più come ex casa del custode la cui edificazione risale al 1941, allorché il Colonnello Scarpa la fece erigere perché volle per le esigenze del Reggimento un orto e fece quindi costruire con le pietre del torrente la casetta tuttora esistente da adibire a rimessa dei prodotti orticoli e ricovero degli attrezzi da lavoro. La casetta venne decorata con l’altorilievo dedicato a San Giorgio e inaugurato alla presenza dell’allora Vescovo Monsignor Colli.

Dal  2005  l’Associazione Nazionale Bersaglieri ha sede nella casetta dove si trasferì insieme agli Autieri e  alla Arma di Cavalleria su Concessione del Comune di Parma.

Per capire come si è arrivati a questa condivisione occorre ricordare come nei primi anni del secolo, la Sezione di Parma dell’Arma di Cavalleria restò senza sede  per cui la Sezione di Parma  dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, nella persona del Presidente Claudio Storchi,  non esitò a condividere i propri locali gratuitamente con i cavalieri che  all’epoca, erano rappresentati dal Presidente Tonino Casali ( cavalleggero combattente del 19° Guide ) .

Quando nel 2005 l’Assessore Nesti destinò all’Arma di Cavalleria, agli Autieri e ai Bersaglieri la casetta del custode della Cittadella i  rapporti fra le tre associazioni erano veramente ottimi. Il Presidente Casali, personalmente aiutato da un nipote autiere, provvedeva a mantenere le aiuole in ordine, sfalciandone le erbacce che incessantemente crescevano a vista d’occhio, mentre i Bersaglieri provvedevano a pulire e tenere in ordine i locali.

Per quanto concerne  la presenza del Cippo della M.O. Michele Vitali, Sottotenente dei Bersaglieri caduto a soli vent’anni il 27 Marzo del 1916, va fatta chiarezza documenti alla mano. Con istanza diretta all’allora Vice Sindaco Buzzi il 19/06/2008 l’Associazione dei Bersaglieri chiese al Comune di poter trasferire l’opera in evidente cattivo stato manutentivo, allora sita in Via Zarotto ove si trova ora, assumendosi altresì l’onere della pulitura e relativo restauro.

Con delibera n. 1628/70 della Giunta Comunale del 26/11/2008 è stata accolta la richiesta, spostata l’opera e il restauro è stato fatto a cura della Associazione Bersaglieri.

Non si comprendono quindi i reiterati attacchi a tale intervento.

Le acque parevano essersi calmate pur perdurando una certa tensione nei rapporti. Poi nel 2014 la Cavalleria fece di novo un esposto/denuncia alla Sovraintendenza e al Comune a causa dei noti cordoli di Luciano Vezzani e della semina di peperoncino. Convocate entrambe le associazioni dall’Assessore Folli a quella riunione parteciparono Storchi, Luigi Carlo Baroni e Luciano Vezzani per i Bersaglieri, la Dottoressa Madoni della Sovraintendenza ed Edmondo Barbieri Marchi in rappresentanza della Arma di Cavalleria su delega della Mattiazzi. In quell’occasione, dopo aver ascoltato le rimostranze sul cippo, sulle aiuole e sul peperoncino, la Dottoressa Madoni dichiarò che nulla si poteva fare per rimuovere il cippo che dal 2008 al 2014 si era  già storicizzato dove era stato collocato.

Anche per quanto concerne il  peperoncino seminato dal Vezzani le piantine erano da considerarsi ornamentali e quindi in linea con l’area di riferimento, che giova ribadire era una zona orticola.

Il mese di Marzo ha visto tornare di interesse questo bastione allorché in seguito all’ennesimo esposto si voleva rimuovere l’edicola della Madonnina della Cittadella, rimozione sospesa ed in attesa di idonea definizione.

L’associazione dei Bersaglieri si associa alla richiesta del Comitato Cittadella per Parma di cercare una soluzione che permetta che l’effige consacrata possa rimanere nel Parco della Cittadella.

Si chiede che venga pertanto avviato un percorso di ascolto che porti il Comune a considerare anche posizione diverse da quelle dell’Arma di Cavalleria ma aventi pari grado e pari titolarità, avendo l’Associazione Nazionale dei Bersaglieri sede nella medesima palazzina ed essendo altresì il Comitato Cittadella per Parma un comitato avente come sede di interessi proprio il quartiere dove il Parco Cittadella insiste.

Firmato dai direttivi delle due associazioni.
A
ssociazione Nazionale Bersaglieri
Comitato Cittadella per Parma

 

(8 aprile 2021)

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