di Redazione Parma
Con grande preoccupazione si apprende che, a seguito di alcune parole pronunciate da un detenuto in carcere, è emerso il rischio per l’incolumità fisica di Elia Minari, giurista impegnato contro le mafie da oltre dieci anni, fondatore dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito e Coordinatore dell’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma.
Le Autorità competenti hanno prontamente emesso un provvedimento di tutela per garantire la sua sicurezza. L’Università di Parma esprime a Elia Minari, prezioso e ammirevole esempio di impegno costante, massima vicinanza e massimo supporto.
“A nome mio e dell’Ateneo – afferma il Rettore Paolo Andrei in una nota stampa inviata in redazione – voglio significare profonda solidarietà nei confronti di Elia Minari, da anni impegnato contro le mafie e per la diffusione di una cultura della legalità. In Ateneo il suo lavoro sulle giovani generazioni, anche studentesse e studenti delle scuole superiori, è assolutamente prezioso e importantissimo: la sensibilizzazione e la formazione possono infatti dare un contributo decisivo”.
“Come responsabile dell’Osservatorio della legalità dell’Ateneo di Parma – afferma la docente Monica Cocconi – esprimo profonda vicinanza a Elia Minari, da alcuni anni al mio fianco nella progettazione, nel coordinamento e nella realizzazione delle attività di formazione ai professionisti e agli studenti sulla conoscenza delle modalità di infiltrazione della criminalità organizzata nella società e nel tessuto imprenditoriale del territorio”.
Le attività di ricerca e formazione dell’Osservatorio Permanente Legalità proseguiranno con determinazione e impegno, proprio nella piena consapevolezza che promuovere la cultura della legalità costituisca una costante irrinunciabile per il contrasto alla criminalità organizzata.
(25 ottobre 2022)
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