di Daniele Santi
Con un annuncio sulla sua pagina Facebook l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, recente parte della Santa Allenza Renzi-Calenda come terzo incomodo ha fatto armi e bagagli e ha detto ciao ciao alla premiata ditta.
“La mia partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre finisce qui, cioè non inizia.
Non sarò candidato, non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva. La scelta “conservativa” e poco coraggiosa è stata quella di “salvare l’attuale dirigenza” senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto. Non c’è stato posto per Gabriele Albertini, non c’è stato posto per Federico Pizzarotti e per altre figure che pure avrebbero a mio parere offerto un importante contributo e un messaggio di apertura e pluralità. Non è stato così, purtroppo le fusioni a freddo realizzate in due settimane hanno queste conseguenze”, il post continua qui ma lo trovate anche di seguito.
Pizzarotti con il suo politicamente interessantissimo post, mette così sotto la lente d’ingradimento l’abissale differenza tra ciò che la premiata ditta Renzi-Calenda dice e quello che invece fa. Al Gatto e alla Volpe non interessa un accidente del Terzo Polo inteso come sviluppo futuro di una nuova forza politica allargata, quello che vogliono in questa fase storico è tenersi il loro qualche punto virgola qualche decimale, e tentare di montare sul carro del vincitore: di qualsiasi vincitore andremo a parlare in futuro.
Così Pizzarotti lascia non essendoci le condizioni: quello che davvero non si capisce è come mai, perché, più si presentano come riformatori e più sono conservatori. Vale per tutti, ma pare che per ex e trombati questo valga di più.
(22 agosto 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata