La Brigata Ebraica non è il governo di Israele, per questo Più Europa Parma esprime solidarietà alle vittime dell’aggressione e condanna gli episodi di intolleranza verificatisi durante il corteo del 25 aprile nella nostra città.
Confondere la Brigata Ebraica, combattenti contro il nazifascismo oltre che vittime dell’Olocausto, con la vergognosa invasione di Gaza e le azioni reazionarie e coloniali del governo Israeliano contemporaneo contro i civili Palestinesi, è una distorsione storica e morale inaccettabile. È doveroso ribadire che la Resistenza è patrimonio di tutti coloro che lottarono contro il totalitarismo, indipendentemente dalle loro origini o dalle attuali appartenenze politiche.
È inaccettabile che, proprio nel giorno dedicato alla celebrazione della Liberazione dal nazifascismo, si sia impedito ai rappresentanti di chi ha combattuto in prima linea per la libertà d’Italia di partecipare serenamente alle commemorazioni.
La Brigata Ebraica rappresenta una pagina autentica della Resistenza: formata da volontari ebrei che contribuirono alla liberazione dell’Italia occupata, sacrificando le proprie vite contro il nazifascismo. Chi oggi tenta di oscurarne la memoria, confondendo volutamente il ruolo storico della Brigata Ebraica con le dinamiche odierne del conflitto israelo-palestinese, tradisce i valori fondanti del 25 aprile.
La democrazia non può essere selettiva.
La memoria della Resistenza non si divide né si baratta.
Così la nota stampa di Luca Amadasi, per Più Europa Parma.
(26 aprile 2025)
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