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La Lega di Parma ha un problema con Stefano Bonaccini (fu un gran brutto mal di pancia)….

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di Giovanna Di Rosa, #politica

E’ un mal di pancia eterno quello che la Lega regionale è incapace di curare dopo che, insieme al segretario Salvini, è stata presa a sberle da Stefano Bonaccini alle ultime regionali riuscendo a perdere elezioni già vinte. Fu un capolavoro. Quello di Bonaccini, naturalmente.

Ora che è quasi tempo di amministrative a Parma la Lega si impegna a prendersela con Bonaccini che fa il suo mestiere, cercare cioè di far vincere la coalizione che sostiene e lo sostiene, invece di provare a mettere in piedi due proposte due che escano dai canoni del cercare di zittire l’avversario.

Con un comunicato stampa giunto in redazione la Lega ordina e tuona: “Bonaccini pensi a fare il Governatore e si occupi della Regione e non di un Comune che non conosce. Ora, per cercare a tutti costi di combattere il centrodestra, cerca una fusione a freddo con Effetto Parma quando per anni il Pd ha lottato all’opposizione. Si tratta di un’alleanza che non porterà da nessuna parte e che rischia di danneggiare ancora di più la città”. Affermazione che tradotta in volgare significa “abbiamo la quasi certezza che perderemo un’altra volta, ci mancava soltanto questa coalizione quando noi non riusciamo a mettere insieme niente di più di ciò che da vent’anni gridiamo inutilmente”.

E’ stato un grande fastidio, e son tornati i mal di pancia del post-regionali, quello vissuto dai consiglieri regionali della Lega ER Emiliano Occhi, anche capogruppo in consiglio comunale a Parma, e Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, che hanno commentato le dichiarazioni del Presidente Stefano Bonaccini il quale, in occasione della festa democratica organizzata dal Pd, ha parlato di una ”larga coalizione” ricordando come già a Bologna e Ravenna il Movimento 5 Stelle, ex partito del primo cittadino parmigiano, si è unito al centrosinistra.

Così lo hanno invitato a “fare il governatore e non occuparsi di Parma” perché “non la conosce”.

In realtà, e questa cosa è risaputa non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia, ed è riconosciuta persino dall’opposizione – anche se non da Salvini e salviniani – uno dei punti di forza di Bonaccini è quello di conoscere molto bene tutto il territorio che governa, ma le idee politiche sono idee politiche anche quando somigliano di più a un copione teatrale scritto da un analfabeta del Turkmenistan [cit.] che tenta di scrivere in italiano.

Per la Lega poi “L’amministrazione Pizzarotti è stata la peggiore della storia di Parma. Un sindaco concentrato solo sulla propria ambizione, senza alcun rispetto per chi la pensa diversamente e gli fa delle semplici osservazioni, che non ha dimostrato nessun amore per la propria città e nessun interesse sulle condizioni dei cittadini e sulle reali problematiche come la sicurezza, la viabilità, le infrastrutture, l’economia locale e la sanità” che sembra un po’ la descrizione di ciò che Salvini ha fatto quando era ministro dell’Interno.
Ma le nostre sono soltanto opinioni e siamo certamente, infinitamente meno preparati sull’argomento dei consiglieri del partito che doveva vincere a mani basse e continua a stare all’opposizione. E si sa, dall’opposizione ci si fa esperienza. Oltre che il fegato grosso.

Del resto Salvini, come certamente ricorderanno i preparatissimi e stimati consiglieri leghisti, aveva trasformato le elezioni regionali in uno scontro Lega-Bonaccini: e quello scontro l’ha perso. E con lui tutta la Lega.

 

(12 settembre 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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