di Redazione #Parma twitter@parmanotizie #Migranti
Dallo scorso dicembre 2018 e fino a ottobre 2019, otto richiedenti asilo accolti da Svoltare, stanno effettuando un corso di formazione per ottenere la qualifica di operatore socio-sanitario. Il gruppo di migranti, composto da 3 ragazze e 5 ragazzi, sta effettuando un percorso formativo di 1000 ore complessive: 550 ore lezioni d’aula e 450 di tirocinio presso strutture assistenziali convenzionate.
L’obiettivo di questo progetto formativo, realizzato con la consulenza e la gestione dell’ente di formazione professionale Agriform, è quello di permettere ai migranti di potersi integrare nel territorio di Parma acquisendo competenze professionali che permettano loro un inserimento nel mondo del lavoro.
La fase preliminare di formazione teorica prevede lo studio e approfondimento di materie quali: metodologia sociale e sanitaria, legislazione, infermieristica, sicurezza, primo soccorso, psicologia, disabilità, geriatria, psichiatria, logopedia, fisioterapia, pensate per rispondere agli standard formativi richiesti dalla Regione Emilia-Romagna per la qualifica di OSS.
Le 450 ore di tirocinio saranno suddivise in 225 ore di stage sociale e 225 ore di stage sanitario che i ragazzi affronteranno affiancando gli operatori nelle strutture gestite da Asp Ad Personam, Cooperativa Sociale Società Dolce, Cooperativa Sociale Proges, Comune Di Parma, Cooperativa Sociale Insieme, Cooperativa Sociale Molinetto e l’Azienda Ospedaliera di Parma. Alla fine del corso i migranti dovranno sostenere un esame finale per qualificarsi come operatori socio-sanitari, una specializzazione molto richiesta nel mercato del lavoro.
Grazie all’impegno nel promuovere per i richiedenti asilo in accoglienza politiche attive del lavoro, dal dicembre 2016 a oggi, 295 migranti sono stati coinvolti in progetti di formazione, per un totale di 2.423 ore di formazione e 1.360 mesi di tirocinio svolti, di cui 855 sono stati finanziati dalle aziende: 100 accolti dalla Coop. Svoltare hanno lasciato il progetto d’accoglienza avendo raggiunto un’autonomia economica con un contratto di lavoro.
Un impegno importante per promuovere politiche di reale inclusione e per creare posti di lavoro importanti per l’economia locale.
(6 luglio 2019)
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