Cerimonia straordinaria per un anno straordinario come quello contrassegnato dall’emergenza Covid 19. La cerimonia si svolge per la prima volta nella Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio, mercoledì 13 gennaio 2021, alle ore 12, senza la presenza del pubblico e delle autorità, ma solo del Sindaco, Federico Pizzarotti, del Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni e dei premiati.
La Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio è stata scelta per le implicazioni storico culturali del luogo, ospedale cittadino dal XV secolo al 1926. E’ stata prevista, a partire dalle 12 circa, la diretta sulla tv locale, 12 Tv Parma, e sulla pagina Facebook del Comune “Città di Parma”.
La scelta è stata quella di assegnare un premio ai cittadini, a tutte le categorie che si sono impegnate nel tempo dell’emergenza Covid per affrontare una situazione sconvolgente, in un circostanza dalla quale “o se ne esce tutti insieme o non ne esce nessuno”, parafrasando Papa Francesco: “Dalla crisi si esce tutti insieme e da fratelli”. Nessun personalismo, quindi, ma un riconoscimento alla comunità nelle sue diverse sfaccettature.
Per questo sono state modificate le modalità di assegnazione delle civiche benemerenze. La pandemia ha avuto riflessi di grande portata e significato per il tessuto sociale, economico, culturale della città; da qui la decisione dell’Amministrazione di modificare il Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza e della cittadinanza civica del 1986. E’ stata prevista la sospensione, per il 2021, degli articoli 2 e 7: con la possibilità di ampliare la platea dei soggetti destinatari delle civiche benemerenze, andando oltre le limitazioni numeriche previste dall’articolo 7. (Delibera di Consiglio Comunale n. 100 del 29/12/2020)
Nella stessa giornata sono in programma la Santa Messa nella Chiesa di Santa Croce, alle 9.15 e la solenne celebrazione del Santo Patrono, in Cattedrale, con la Santa Messa, alle 17, officiata dal vescovo monsignor Enrico Solmi.
Sant’Ilario di Poitiers (Poitiers, 315 circa – Poitiers, 367)
E’ il Santo Patrono della città di Parma, teologo, filosofo e scrittore, è stato proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1851. La sua elezione a patrono di Parma è collegata a vicende politiche che interessarono la città nel medioevo, tra i secoli XII e XIII. Originario di famiglia aristocratica pagana, Gallo – Romana, nel 353 venne acclamato vescovo di Poitiers (Aquitania – Francia), partecipò al sinodo di Béziers nel 356 ed al concilio Seleucita in Isauria nel 359. L’imperatore Costanzo II lo esiliò in Frigia, l’attuale Turchia, nel 356, per la sua ferma opposizione all’arianesimo; è il protettore degli esiliati. La Chiesa cattolica lo ricorda il 13 gennaio, giorno della sua morte. Fra le sue opere si annoverano: De Trinitate, Hymni, Contra Arianos, Contra Costantinum Augustum, Tractatus super Salmos, De synodis, De mysteriis. Da secoli i cittadini di Parma gli sono devoti riconoscendone la protezione. La città lo ha invocato per superare diverse circostanze critiche legate alla sua storia plurisecolare.
La leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo, durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno dopo, l’uomo ritrovò un paio di scarpe d’oro al posto delle scarpe donate a Sant’Ilario. Questa è la leggenda che ha dato origine alla tradizione secondo cui nel giorno del patrono vengono preparate le famose “scarpette”, tipici dolci legati alla festività del patrono.
Il premio Sant’Ilario fu istituito nel 1986, dalla Giunta guidata dall’allora sindaco Lauro Grossi. La prima edizione del Premio si tenne nel 1987.
(13 gennaio 2021)
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