Come Presidente del Comitato Cittadella per Parma, oggi sulla chat della nostra pagina FB ho ricevuto questo messaggio: “S. Ilario 2021. Ridiamo, per non piangere. Stamattina, come mi ha ordinato il medico, sono andato a camminare in Cittadella (rimasta l’ultima area graziosa e verde di Parma) e mentre il popolo ignaro come sempre affollava l’area con runner, bambini, cani ecc., una macchina rossa con una strana targa è lentamente penetrata all’interno della Cittadella. Ne sono sbarcati due grigi individui, uno stempiato e magro, e l’altro basso, tozzo e robusto. Si sono subito diretti verso il primo vecchio, antico albero della Cittadella indicandolo con il dito e dicendo “qui tagliamo, qui facciamo…ecc.”. E così hanno ripetuto la scena con tutti gli alberi più belli e più antichi, esseri vivi e sacri che io sentivo tremare di paura mentre il tozzo boscaiolo, che addirittura sfoggiava già una scure infilata nella cintura, li palpeggiava come un macellaio palpeggia un quarto di manzo. Auguri a tutti, anche ai materialisti e agli ignavi. Buon Sant’Ilario patrono di Parma. Solo a Lui, a S.Ilario stesso, al quale da secoli i cittadini di Parma sono devoti riconoscendone la protezione, la città può ancora chiedere la protezione per gli alberi della loro Cittadella in pericolo, perché lo ha sempre invocato per superare diverse circostanze critiche legate alla sua storia plurisecolare”.
Il messaggio era naturalmente firmato, e la sua lettura mi ha così colpito che oltre che giustificare il nome di questo comunicato, che altro non è che l’incipit della comunicazione, mi ha indotto a chiedere se potessi dare voce pubblica a quello che era stato mandato come sfogo privato. E’ prontamente arrivata la risposta che autorizza si la diffusione del messaggio, ma al contempo chiede che venga garantito l’anonimato per timore di ritorsioni. Sono qui a dare voce agli alberi della Cittadella, e nel pomeriggio ho scattato alcune foto per ricordarmi quanto siano belli e quanto sia bello il nostro parco.
Ho poi per così dire googolato per leggere come era andato il premio di Sant’Ilario e ho scoperto che nonostante Parma sia anche quest’anno la Capitale della Cultura, e che questo aspetto sia stato ricordato dal Sindaco nel suo discorso di consegna delle 29 civiche benemerenze, l’unica benemerenza all’unificato settore della “Cultura, Spettacolo e Attività Ricreative” è stata assegnata a una violinista. Non vi è traccia dei settori che più sono stati colpiti, vale a dire il cinema, il teatro, i musei, e le librerie, così come non vi è traccia (mi hanno fatto notare) del settore alberghiero, che invece proprio per la nomina a capitale della cultura della nostra città, aveva tanto investito e che quindi ne risulta particolarmente colpito. Unica benemerenza per il settore ricettivo è infatti stata assegnata ad una ristoratrice. Questo aspetto mi ha ricordato che per il 15 è prevista la manifestazione #ioapro, la protesta del settore. Scorrendo le chat di wathsapp, ho raccolto lo sfogo di alcuni ristoratori di Parma che in un primo momento erano propensi a partecipare ma poi anche loro per paura di ritorsioni non se la sentono.
Vige quindi un clima di paura nella mia città, e io sono qui che aspetto che mia figlia torni a casa, sperando che attraversando i parchi cittadini non le accada nulla.
Buon Sant’Ilario a tutti.
*cittadina di Parma e Presidente del Comitato Cittadella per Parma
(13 gennaio 2021)
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