Una Petizione per Salvare l’aria con sei richieste specifiche presentata da Parma Dimensione Umana

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di Isabella Grassi #parma

Dopo la manifestazione del 25 Aprile, il giorno successivo in piazza Garibaldi  a Parma, davanti ai Portici del Grano è arrivata “la Sajetta” con un carico speciale: 37000 firme raccolte da Parma Dimensione Umana con sei precise richieste rivolte al Sindaco Federico Pizzarotti e al Consiglio Comunale di Parma per  cercare di salvare l’aria.

Ecco che Andrea Saccon, moderno Mercurio parmigiano ha consegnato a Alessandro Tassi Carboni, presidente del Consiglio Comunale, il futuro dell’aria di Parma, non calzando le scarpe alate ma cavalcando la sua due ruote. Un pacco colorato e decorato con 240 foto, tanti i testimonial parmigiani che ci hanno messo la faccia, per sensibilizzare sul futuro dell’aria che respiriamo tutti i giorni.

“Viviamo nell’area più inquinata d’Europa e Parma è al 38° posto su scala europea nel tasso di mortalità per polveri sottili” così l’incipit della Petizione. Sono 212 le morti annuali accertate per tale causa, per questo motivo ci si deve impegnare e per farlo appare imprescindibile informare e coinvolgere l’intera cittadinanza.

Queste  le sei richieste:

  • Redigere o pubblicizzare (se esistono già) obiettivi al 2025 e al 2030 finalizzati alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, con resoconti di valutazione ogni 6 mesi.
  • Proporre agli istituti scolastici di organizzare percorsi formativi sul tema della qualità dell’aria.
  • Ogni giorno rendere nota sulla Home Page e sui canali social gestiti dal Comune di Parma le rilevazioni delle centraline Arpae sulla qualità dell’aria della città.
  • Ogni mese informare la cittadinanza dei risultati ottenuti e le azioni finalizzate alla riduzione delle polveri sottili (nuovi alberi, costruzioni piste ciclabili, edifici efficienti, ecc), quantificando la riduzione presunta di inquinanti nell’aria, fornendo un rigoroso resoconto dei livelli di inquinamento derivante dalle principali fonti (trasporti, industrie, riscaldamento, aeroporto, inceneritore, allevamenti ed aziende agricole).
  • Ogni anno promuovere la “festa dell’aria” (spunti per il titolo ARIAdiFESTA / ARIA inFESTA), una giornata dedicata a questo primario bene comune; agli approfondimenti e allo scambio di esperienze; ai nuovi progetti, a quelli in formazione e in atto, con le valutazioni del bilancio annuale circa gli obiettivi al 2025 e 2030 previsti.
  • Affiggere uno o più striscioni in città (sul modello di quello già approvato per Giulio Regeni) per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’inquinamento dell’aria.
    Richieste e non proposte quelle avanzate con questa petizione spiega Francesco Fulvi di Manufatturiera Urbana, una delle associazioni che compongono Parma Dimensione Umana:“La differenza non è di poco conto in quanto la petizione e la raccolta delle firme andrà avanti finché non si sarà ottenuto da parte dell’amministrazione comunale un impegno concreto. Non un semplice incontro ma un atto che stigmatizzi tale impegno, un atto che sigli l’intenzione del comune di realizzare quanto contenuto nei sei punti.”

 

 

Non appare quindi in linea con quanto richiesto il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Parma con il quale l’amministrazione nel dare atto che il  Comitato Aria di Parma e Parma Dimensione Umana  hanno consegnato al Presidente del Consiglio Alessandro Tassi Carboni la petizione su menzionata la stigmatizza parlando senza neppure citarle del deposito di  “sei proposte di azioni” che vogliono essere strumento ulteriore per informare i cittadini e contrastare così insieme l’inquinamento dell’aria.

L’Amministrazione Comunale  si autoproclama come da sempre molto attenta ai temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e dell’aria che respiriamo, come bene comune che va protetto. Non basta come dichiarazione d’intenti e Fulvi ma anche i 240 concittadini, tra cui anche la scrivente, che ci hanno messo la faccia pretendono progettualità ricordando che i cittadini chiedono e il Comune deve trovare le soluzioni non viceversa. I cittadini vogliono azioni e l’amministrazione deve agire, non il contrario.

Riuscirà questa petizione e le voci che la sostengono ad ottenere una risposta?

Riusciranno la nostra città, la nostra regione, il nostro Stato, l’Europa e il mondo intero a farci respirare un’aria pulita?

Attendiamo ma non troppo, sperando che le mascherine di questi mesi non diventino maschere antigas.

 

(27 aprile 2021)

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